Storia vera

Per le vie del mio quartiere vedo alquanti giovani assisi sui sellini delle motorette, intenti in lor ragionamenti. Un d’essi vuol contare cosa notabile che gli è dinnanzi occorsa. Reclinando lievemente la testa, ed aggrottando la fronte, come quello ch’è tutto intento nel suo pensiero, principia a narrare:
«Minchia comunque oggi diofà porcoddio...»
Poi incespica, esita, non sa bene come dar seguito al suo detto.

Nota: Diofà è espressione tipicamente piemontese, apocope di Dio [pr. ’Diu] fàuss (Dio falso). Per la sua icastica brevità è stata fatta propria anche dai subalpini di recente data.

Domenica 6 febbraio 2000    scrivimi@mauriziopistone.it    strenua nos exercet inertia    Hor.

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