8 Novembre 1997    scrivimi@mauriziopistone.it    strenua nos exercet inertia    Hor.

Questioni di grammatica italiana

Smettila! Uso di la con funzione di pronome neutro

Cito dal Serianni, p. 215:

La ... ha funzione di oggetto neutro in locuzioni correnti, in molti casi combinandosi con altri pronomi ... : «darsela a gambe», «non me la sento», «la vuoi smettere?», «te la godi», «la sa lunga», «non me la fai», «se la vide brutta», «me la pagherai», «ce la caveremo», «ce l’hai con me?»

Vediamo ora cosa dice il Fornaciari , pp. 79-81:

USO DI LA IN SENSO INDETERMINATO. La si usa spessissimo riferito ad un sostantivo indeterminato che si lascia sottintendere dal contesto, come cosa, azione ecc. Vorrei che la fosse toccata a voi, com’è toccata a me (cioè la paura o la disgrazia). Manzoni.

FRASI ELLITTICHE CON LA. Quindi nascono gran numero di frasi ellittiche in senso metaforico formate da un verbo costruito con questo la. Eccone alcune:

accoccarla ad alcuno, cioè fargli un brutto tiro;
allacciarsela, cioè, presumere di sè in q. cosa;
attaccarla con alcuno, prender lite ecc.;
averla con alcuno, odiare alc.
battersela, andarsene;
bersela, credere una cosa falsa od assurda;
capirla, intender ragione;
cavarsela bene o male, uscire di qualche impiccio ecc.;
cederla ad alc., cedere;
darla vinta ad alc., dichiararsi vinto;
darla a gambe, fuggire da un pericolo;
darla ad intendere ad alc., ingannare alcuno;
dirla schietta, parlar chiaro;
dirsela con alcuno, aver simpatia con alcuno;
farla ad alcuno, imbrogliare alcuno;
farla da padrone, usare modi di padrone;
rifarsela con alcuno, vendicarsi con chi non ci ha colpa;
finirla, farla finita, prendere una risoluzione estrema;
godersela, darsi bel tempo, pigliar piacere;
intendersela con alcuno, averci confidenza e simpatia;
lasciarla passare, aver pazienza;
legarsela al dito, serbar rancore;
menarla buona ad alcuno, tollerare una ingiuria,
(Iddio ce la mandi buona, che la cosa vada bene);
pagarla (me la pagherai), farla pagare ad alc., vendicarsi di alcuno;
passarsela o passarla (spesso con bene o male), menar la vita, star bene o male;
pensarla bene, meditare su qualche cosa da farsi;
pigliarla o pigliarsela con alcuno, andare in collera con alcuno;
risparmiarla ad alcuno, non fargli un male che si aspettava; p. es. Questa volta me l’ha risparmiata;
saperla lunga,
esser molto pratico, accorto;
scamparla, sfuggire da un pericolo;
sentirla bene o male, accogliere qualche nuova con soddisfazione o con dispiacere;
sonarla ad alcuno, fargli un tiro, ovvero, dirgli una verità amara;
spuntarla, ottener un intento molto contrastato;
succiarsela, prender con pazienza qualche ingiuria;
tagliarla corta, dissimulare o far le viste di non, intendere;
vederla (nella frase la vedremo), cioè, far la prova di un avversario;
vincerla, vincere un ostacolo;
volerla con alcuno, andare in collera con alcuno.

Alcuni esempii: I traditori l’accoccherebbero al lor padre. Lasca. – Quando tu senti un altro che ti lodi, Non fare il grande e non te l’allacciare. Berni. – Color l’han visto ed ei se l’è battuta. Buonarroti. – Somigliando a questa volta un prudente, fece visto di bersela. Firenzuola. – Egli è pur molto meglio il farla ad altri, che lo aspettar ch’altri la faccia a te. Giambullari. – Ella se l’è legata al dito, E l’ha presa co’denti e se n’affanna (l’ha presa co’ denti, cioè si è messa con tutto lo studio all’opera della vendetta). Lippi. – Noi ce la dobbiamo qui passare con rivolger per l’animo gli anni eterni. Segneri. – Il giorno seguente, nel quale non si prese l’acqua, se la passò ragionevolmente bene. Redi. – Se noi avevamo da andare più oltre, noi l’avremmo passata male. Sassetti. – Può dunque a voi mai cadere in pensiero di pigliarla contro Dio? Segneri. – Di tre agnelli i due ultimi la scamparono. Redi. – Io che son stato sempre dolce quanto i lupini giulebbati con l’acqua forte, me la sono succiata anch’ío come gli altri. Salvini.


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