XII. - CORDA FRATRESUtcumque dulcis limina patriaesolo exsulantes corpore liquimus, | |
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miramur ignotis in oris nota diu bene corda, fratres. Qui cum sciamus bella parentibus pugnata, «Signum dicite» dicimus utrique: «Pax» et «Lux» utrimque |
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corda sonant et «Havete, fratres».
Tellure, sacris, aequore, legibus divisa pubes absumus, adsumus, non ora nec linguam genusve consimiles, nisi corda fratres. |
Quando lasciamo le soglie della dolce patria, partendo col corpo e restando con l’anima, ecco in paesi sconosciuti ci meravigliamo di trovare dei cuori conosciuti ben da gran tempo, o fratelli!
Noi che sappiamo qualcosa delle guerre che combatterono i nostri padri, gli uni agli altri diciamo «La parola d’ordine», e dall’una e dall’altra parte i cuori rispondono «Pace» e «Luce» e «Gioia con voi, o fratelli!»
Noi, gioventú divisa da terra e mare, da religione e da leggi, siamo lontani e vicini, assenti e presenti, non simili tra noi di faccia, di lingua e di schiatta, ma di cuore... fratelli!
Trad. Giovanni Pascoli