Questo bel pezzo di prosa ci mostra che fra gli psicanalisti non è morto, come credevo, l’uso di far giochini dividendo le parole col trattino.
Ma la tecnica, questo nuovo soggetto del tempo, è senza memoria storica, perché non dispone di altra memoria che non sia quella delle proprie procedure. Questa memoria procedurale traduce il passato nell’insignificanza del «sor-passato» e dischiude un futuro che non ha altro significato se non quello del «perfezionamento» delle procedure tecniche. Queste mettono capo alla produzione di quel mondo artificiale che, essendo ciò da cui l’uomo per intero dipende, esige una salvaguardia che finisce con l’essere superiore alla salvaguardia degli uomini.
Umberto Galimberti, D, La Repubblica delle Donne, martedì 18 luglio 2000
Lunedì 31 luglio 2000 scrivimi@mauriziopistone.it strenua nos exercet inertia Hor.